mercoledì 25 febbraio 2009

Fanalino di coda


"Da oggi Milano finisce sul banco degli imputati per aver infranto la legge europea sulla qualita' dell'aria. Ma la metropoli del nord conquista un altro grande primato in negativo, quello di essere la prima grande citta' europea a sforare i limiti".

Regole di buona educazione per i post


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lunedì 23 febbraio 2009

Le motivazioni




Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana n. 146 del 11.06.1957

Tutto il comune di San Pietro In Cariano, così come gli altri cinque comuni della Valpolicella
(Negrar, Sant’Anna d’Alfaedo, Marano di Valpolicella, Sant’Ambrogio e Fumane) è vincolato ai sensi
dell’art. 2 della legge n. 1497 del 29 giugno 1939.
Le motivazioni in esso indicate riconoscono che “ la zona predetta, oltre a formare un quadro
naturale di non comune bellezza panoramica, con le sue ville e parchi famosi, con le chiese
romaniche, con le sue quattrocentesche case coloniche e con il verde dei vigneti ed oliveti, che
copre l’intera parte collinare della valle, costituisce un insieme di grande valore estetico e
tradizionale per la spontanea fusione dell’opera della natura con quella dell’uomo”.

venerdì 20 febbraio 2009

Inquinare è peccato


Ai 7 storici vizi capitali, messi a punto nel VI secolo da Papa Gregorio Magno e poi resi celebri da Tommaso d'Aquino e da Dante nella Divina Commedia, l'anno scorso il Vaticano ne ha aggiunti altri sette: modificazioni genetiche, esperimenti sugli esseri umani, inquinamento ambientale, ingiustizia sociale, causare povertà, comprare o vendere droga, ricchezza eccessiva.

martedì 17 febbraio 2009

Leggendo L'Arena di oggi


Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima.

martedì 10 febbraio 2009

"Il gioco delle 3 carte" ovvero "Il rifiuto dei rifiuti"


Tre sono le richieste di VIA (Valutazione d'Impatto Ambientale) presentate da CementiRossi.
Seppur spezzettato, il progetto di "ammodernamento", letto nel suo complesso, è inquietante e incredibilmente invasivo.
Ciò nonostante sembra esserci un rifiuto dei più a guardare in faccia la realtà.
Il cementificio, come lo conosciamo da decine di anni, se passassero le richieste di CementiRossi, non esisterebbe più: si trasformerebbe a tutti gli effetti in un Co-INCENERITORE. Si insiste nell'affermare che la presenza del cementificio non ha impedito lo sviluppo degli ultimi anni e ciò è vero. Noi però non parliamo del passato, ma del futuro.
Nascondersi dietro il progresso del passato per evitare di guardare il disastro che si prospetta all'orizzonte è folle e disgustosamente miope.

venerdì 6 febbraio 2009

Verona - 04/02/2009 ALLARME DEL FAI - FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO:



http://www.vinitaly.com/about_news.asp?id=3408



Alla faccia dell'Amarone e del Recioto, e grazie ad una nuova e ultra moderna cementeria, la Valpolicella si appresta a diventare il più importante centro di concentramento-smaltimento di rifiuti di Verona: da territorio che valorizza le enormi potenzialità mondiali legate alla produzione vitivinicola enogastronomica turistica, ad area tra le tante in cui i territori agricoli si mescolano con quelli industriali. Un triste interrogativo incombe: Amarone e Recioto o cemento e rifiuti? Secondo quanto emerge dal Censimento nazionale n. 4 su "i luoghi del cuore" promosso dal Fai-Fondo per l'Ambiente Italiano, la più importante fondazione italiana che tutela il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico nazionale, che quest'anno chiedeva di segnalare "ciò che rovina i luoghi che più ami", tra oltre 110.000 segnalazioni, il sito veronese più segnalato risulta quello di Marezzane nel comune di Marano Valpolicella, già noto all'opinione pubblica veronese, grazie alle "marcie" organizzate da Legambiente Verona, Wwf e Valpolicella 2000. Non solo: Marezzane, che rientra nel Parco Regionale Naturale della Lessinia, figura tra i primi 20 a livello nazionale e risulta concretamente minacciato di sparire




L''Industria Cementi Giovanni Rossi di Piacenza ha presentato progetti sia per ammodernare il Cementificio di Fumane aumentandone la produzione sia di poter di conseguenza scavare proprio nel Parco della Lessinia a Marezzane. La Cementirossi, nel tentativo di prorogare la sua permanenza, ha presentato un mega progetto di ristrutturazione dell'impianto che, tra le sue caratteristiche essenziali, ha quella di aumentare la produzione e utilizzare rifiuti e scarti sia come materiale da impastare con i calcari e le marne sia come combustibili. Devastare e distruggere la collina di Marezzane è conditio sine qua non per potersi assicurare altri 30-50 anni di permanenza in Valpolicella. Marezzane diventa così il luogo tristemente chiave in cui si decide il futuro e il destino di due territori: la Valpolicella e la Lessinia. Alla faccia del Parco e dell'ambiente, del vino e dell'eccellenza agroalimentare made in Italy.


Per approfondimenti:http://www.winenews.it/