lunedì 29 novembre 2010

Alluvione: i veri colpevoli


Indagini serrate per scoprire i responsabili dell'evento che ha messo il Veneto in ginocchio. Finalmente siamo vicini alla pista giusta.

Esaurita l’emergenza dei soccorsi e del computo dei danni, in Veneto è giunta l’ora di cercare un capro espiatorio per l’assurda alluvione, che ha abbassato la regione al rango di alluvionati sconsiderati, poco amanti del loro territorio e vittime di un’urbanizzazione selvaggia e priva di pianificazione, come i colleghi campani o calabri: i veneti non possono essere ugualmente colpevoli.

Le prime indagini sul luogo del delitto avevano identificato un sospetto: le nutrie. Questi animali egoisti, aggressivi e sovrappopolati hanno lavorato incessantemente per scavare, perforare, distruggere gli argini di canali e fiumi causando poi esondazioni e distruzione sul tutto il territorio.

Man mano che le indagini proseguivano, a questa calamità si è aggiunta quella delle volpi, responsabili dello stesso crimine: scavare tane e debilitare gli argini posizionati dai veneti, popolazione storicamente altruista, pacifica e per niente popolosa, caratterizzata da una cura ossessiva per l’ambiente e il territorio.

Ma non era tutto: come poteva spiegarsi l’eccezionale massa di acqua e fango che non solo ha fatto cedere gli argini indeboliti dalle tane, ma più spesso li ha addirittura scavalcati? Quali sono state le cause, non solo meteorologiche?

La risposta degli inquirenti è stata chiara: ancora nutrie e volpi. I toponi si sono distinti per aver cementificato vaste aree montane e pedemontane, facilitando lo scorrimento delle acque e rallentandone il naturale assorbimento. Le valli venete sono una distesa urbanizzata e capannonizzata, a causa delle nutrie.

Le volpi, dal canto loro, si sono specializzate negli anni passati nell’escavazione selvaggia della ghiaia, cosa che i veneti non avrebbero mai fatto. Le acque eccezionali della scorsa alluvione si sarebbero, nell’ipotesi degli inquirenti, precipitate a valle senza essere rallentate dal naturale materasso ghiaioso, sottratto dall’avidità dei perfidi canidi.

Ma non è ancora tutto: come sono riuscite volpi e nutrie a combinare questo disastro senza una sponda, un insider, all’interno della civile società veneta? Ecco l’ultimo sorprendente risultato delle indagini: si tratta delle associazioni animaliste.

Lega Anti Caccia, Ente Nazionale Protezione Animali, Lega Anti Vivisezione, e perché no, anche il WWF hanno sistematicamente impedito le campagne di sterminio autorizzate dalle Province ed eseguite dai cacciatori, a danno di questi pericolosi animali.

Molto probabilmente, i membri di queste associazioni, per la maggior parte, non sarebbero nemmeno veneti.

Le percentuali queste sconosciute...


Sindaco Bianchi: «Abbiamo ottenuto maggiori controlli sulle ceneri pesanti in entrata nello stabilimento, che prima non erano mai stati effettuati, inoltre possiamo controllarli una volta all'anno quando vogliamo noi».

I casi sono due: o il nostro Sindaco vive in una sorta di bolla-spazio-temporale, o ancora una volta, deve semplicemente ripassare la matematica. La quantità di ceneri pesanti che Cementirossi è autorizzata a coincenerire sono 80.000 tonnellate all'anno.
Diciamo per ipotesi che in un'anno di 365 giorni, ovvero circa 52 settimane, ovvero circa 260 giorni lavorativi, vengono portati 80.000 : 260 = 308 tonnellate al giorno di ceneri pesanti in quei camion che ogni giorno vediamo passsare per Viale Verona...
308 tonellate sono lo 0,385% delle 80.000 tonnellate.

Ecco quindi l'effettivo controllo da parte del Comune...
0,385% delle ceneri pesanti
Tu come lo definisci... un dato rassicurante?


Fumanesi, è la "guida aggressiva" che vi fotte

http://www.teladoiolavalpolicella.it/guida_aggressiva.htm

E' con grande sollievo che comunichiamo agli abitanti di Fumane (e dintorni) che è stata identificata la principale fonte di inquinamento del paese: la GUIDA AGGRESSIVA.
Se, data anche la giornata uggiosa, non avete proprio niente niente da fare, andate a leggervi l'Ordinanza n. 50 del Comune di Fumane. E' profondamente rivelatrice.

Venezia, 04/12/2010: Manifestazione Acqua Bene Comune

Manca meno di una settimana alla manifestazione regionale di Venezia di cui è possibile leggere volantino e appello sul sito http://www.venetoacquabenecomune.blogspot.com/

Come Comitati Veneti abbiamo ottenuto da Trenitalia uno sconto del 10% sul biglietto del treno di andata e la prenotazione di due vetture da Verona in coda al treno in partenza dalla stazione Porta Nuova delle 10:04. Solitamente non sono ammesse prenotazioni sui treni regionali ma in questo caso hanno fatto eccezione.
Per poter sfruttare al meglio questa opportunità dal punto di vista organizzativo ed evitare rischiosi equivoci o imprevisti il sabato mattina, ci è stato chiesto però di richiedere l'emissione del/dei biglietti di gruppo con un giorno di anticipo, quindi venerdì 3 dicembre.

Abbiamo quindi bisogno di contarci con una certa precisione e vi invitiamo pertanto a COMUNICARCI NUMERO E NOMINATIVO DEI PARTECIPANTI ENTRO E NON OLTRE GIOVEDI' 2 DICEMBRE.

Per farlo avete queste possibilità:
- riferirlo al vostro contatto/referente più diretto;
- telefonare a Ernesto Bonometti 348.82.19.343
- scrivere a acquabenecomune.vr@virgilio.it
Se qualcuno è intenzionato ad organizzarsi per conto proprio, ci comunichi comunque la sua presenza specificando che non avrà bisogno del biglietto per salire sul "nostro" treno.

Il ritrovo per i veronesi è alle 9:30 in stazione Porta Nuova per poter salire sul "Treno dell'acqua".
Il ritorno è libero (al link qui sotto trovate gli orari). Tenete presente che la fine dell'happening a Rialto, con interventi e musica, è previsto per le 17:30 circa.
http://orario.trenitalia.com/b2c/nppPriceTravelSolutions.do?car=0&stazin=venezia+santa+lucia&stazout=verona+porta+nuova&datag=4&datam=12&dataa=2010&timsh=17.30&stazin_r=Staz_DA&stazout_r=Staz_A&timsm=24&timsm_r=24&lang=it&nreq=5&channel=tcom&npag=1&lang_r=it&nreq_r=5&channel_r=tcom&npag_r=1&x=25&y=13


Avremo striscioni, manifesti, lenzuola-mare, fischietti, trucchi e delle splendide bandiere che venderemo per autofinanziarci.
Saremo accompagnati lungo il corteo dal suono di percussioni e tamburi!
Ciascuno può metterci del suo! Spazio alla creatività.

DIFENDIAMO L'ACQUA E I BENI COMUNI.
DIFENDIAMO IL REFERENDUM.


Comitato Veronese Acqua Bene Comune
http://www.acquabenecomuneverona.org/

Technital o morte!


Scritto da Giulio Todescan, redattore di Carta, giovedì 14 ottobre 2010
Un altro grande colpo per la Technital: l'azienda già vincitrice con una cordata di imprese dell'appalto per la progettazione del famigerato Traforo di Verona nord, per la quale Tosi arrivò a dire «o Techinital o tutti casa», ha vinto un nuovo appalto.
Anche questo marchiato verde Lega: si tratta della progettazione della Valdastico Nord faraonica opera meglio nota come Pi. Ru. Bi. dai tre capi della Dc veneta che la sponsorizzarono quarant'anni fa [Piccoli, Rumor, Bisaglia] che dovrebbe collegare Piovene Rocchette, nei pressi di Schio, e Trento, passando con un lungo tunnel sotto la stretta valle dell'Astico, troppo stretta per ospitare una autostrada in superficie.
Martedì 12 ottobre presso la sede veronese della Serenissima Spa il presidente Attilio Schneck, leghista presidente della provincia di Vicenza, ha aperto le buste per la gara della progettazione dell'opera. Ad aggiudicarsi la progettazione, con un ribasso del 66% e per un ammontare di 22 milioni di euro è un'associazione temporanea di imprese, il Consorzio Raetia, di cui fanno parte Technital spa, 3p Italia, Hydrostudios Consulting, Sis srl, Girpa spa, Rocksoil spa e Prometeo engineering srl.
Si farà mai la Valdastico Nord? Di sicuro nessuno lo sa, perché non si è piegata l'opposizione decennale della provincia di Trento, contraria ad un'altra arteria su gomma che si andrebbe ad aggiungere all'autostrada del Brennero e alla superstrada della Valsugana.
Trento ha annunciato ricorso, ma la Serenissima Spa va avanti e appalta 22 milioni. Il perché è semplice: la Pi. Ru. Bi. è un'assicurazione sulla vita per la società pubblico-privato governata dalla politica e dagli imprenditori, che rischiano di vedersi scadere la concessione statale per il redditizio sfruttamento dei pedaggi autostradali della Brescia-Padova.
Una Grande Opera che potrebbe anche restare sulla carta, visti i costi faraonici del progetto: 40 chilometri di asfalto che costerebbero 1 miliardo e 400 milioni di euro.
Technital è presente nei più contestati lavori pubblici italiani: dal ponte sullo stretto di Messina allo scavo del tunnel per la Tav Milano - Bologna, dal Mose all'autostrada Palermo – Messina. Quest'ultima nasce nel 1967 e si rivelerà «l’opera con l’esecuzione più lenta della storia d’Italia, quaranta anni di lavori a singhiozzi - come denuncia il giornalista Antonio Mazzeo nella sua inchiesta pubblicata su www.terrelibere.it -, sprechi di risorse finanziarie, decine d’inaugurazioni e fittizi tagli di nastri, infiltrazioni mafiose e mazzette multimilionarie per politici e amministratori, indicibili disagi e mortali incidenti per utenti e abitanti».
Per leggere i retroscena della Technital e dell'affare del Traforo veronese, leggi "Tutti i segreti del traforo di Tosi" .

Tanti sacrifici per quasi nulla...

http://www.comunedifumane.it/allegatinews/ordinanza50.pdf
ftp://ftp.provincia.vr.it/PAT%20Fumane/Rapporto_preliminare_ambientale_def-delibera%20giunta%2004-08-20.pdf

L'ordinanza n.50 del 21 ottobre 2010 del Comune di Fumane che ha per oggetto "INQUINAMENTO ATMOSFERICO. AZIONI DI BASE AI FINI DEL CONTENIMENTO E DELLA PREVENZIONE DEGLI EPISODI ACUTI DI INQUINAMENTO ATMOSFERICO PER L'INVERNO 2010-2011" è a dir poco paradossale.
Dal 21 ottobre 2010 all'11 gennaio 2011 per i cittadini di Fumane sono previsti fermi del traffico, tre giornate provinciali dell'ambiente (la prima di domenica, probabilmente anche le altre due), spegnimenti dei motori, divieto di combustioni all'aperto.
Si richiede altresì di far un maggior uso di mezzi pubblici, car-pooling, car-sharing, limitare la velocità, effettuare verifiche periodiche ai gas di scarico delle automobili, limitare l'uso della legna per il riscaldamento e anche limitare le temperature nelle abitazioni.

Benché siano regole ed indicazioni giuste a cui ogni cittadino deve attenersi con estrema puntualità, ci siamo chiesti quale incidenza avranno al fine della prevenzione dell'inquinamento.
E' non è stato molto complicato giungere alle conclusioni...
La tabella 6 a pagina 28 del "Rapporto ambientale preliminare" su Fumane datata 3 giugno 2010, liberamente scaricabile sul sito della provincia di Verona recita testualmente:

Tab. 6 - Emissioni dei principali inquinanti dovute alle principali attività industriali,
al traffico veicolare e alla parte residenziale


NOx t/aPM10 t/a
CEMENTIFICIO1500111
EXIDE
0,4
TRAFFICO110,5
RESIDENZIALE5,62,1


Se la matematica non è un'opinione questo significa che l'incidenza delle NOx prodotte dai cittadini (RESIDENZIALE) è pari allo 0,37%, mentre l'incidenza delle polveri è dell' 1,89% del totale.
Il cementificio ed il relativo traffico di camion (e solo in piccolissima parte la Exide) produce il 99,63% delle NOx e il 98,11% delle polveri.

E' possibile che tale dato sia passato inosservato al nostro Sindaco Domenico Bianchi?
Cosa intende fare il nostro Sindaco al fine di contenere realmente l'inquinamento, e non solo al fine di poter dire di aver ottemperato ai vari decreti e delibere sull'inquinamento?

Incendio nello stabilimento Exide in Nuova Zelanda

http://www.odt.co.nz/news/national/136222/roof-fire-petone-battery-factory-contained
http://www.sonyericsonphones.co.uk/exide-neighbours-wait-for-toxin-test-results/


Lo stabilimento della Exide di Petone (Nuova Zelanda) è andato in fiamme e 40 vigili del fuoco sono interventi per spegnere l'incendio.
La Exide ritiene che non vi sia pericolo per gli abitanti della zona.
Gli abitanti però non potranno però sapere i risultati delle analisi per molte settimane.
I fumi potrebbero contenere alte concentrazioni di piombo, stagno, antimonio, arsenico, calcio e selenio.

A Fumane durante le campagne di monitoraggio della qualità dell’aria del 2007 condotte da ARPAV, la stessa ARPAV commenta:
"In particolare merita un approfondimento il risultato relativo alla stazione 3 (NDR posta nelle vicinanze di Exide) , in cui si è riscontrato un valore di concentrazione di 121 mg/Kg di Piombo (NDR 5,30 nella stazione 2, 11,72 nella stazione 6, 5,80 nella stazione 7 e 7,05 nella stazione 8) probabilmente dovuto ad un’altra attività industriale presente in zona."

Il Sindaco di Fumane Domenico Bianchi, il 26/03/2010 disse: «Poi bisogna verificare se le falde sono effettivamente inquinate dal piombo». Sono passati 8 mesi e non ci risultano verifiche da parte del Comune di Fumane.

venerdì 26 novembre 2010

L'ambiguità di oggi è la stessa ambiguità di ieri...


Un dibattito acceso ha caratterizzato l'ultima seduta consiliare a Fumane sul fatto che non è stato messo all'ordine del giorno il regolamento per il referendum popolare sul cementificio
...

Frapporti: «Il sindaco (NDR Domenico Bianchi) aveva ripetutamente promesso, in diverse occasioni, l'indizione del referendum entro la fine dell'anno... È l'ultimo atto di un'ambiguità di fondo (NDR ma da che pulpito!) tenuta da questo sindaco e da questa amministrazione nei confronti del cementificio. Si sono presentati alle elezioni con il cavallo di battaglia della consultazione popolare per il cementificio, l'hanno promesso a più riprese in questo anno e mezzo e, nel momento in cui il testo del regolamento è pronto, non lo portano neanche in Consiglio comunale.»

Cementificio: fino a quando?


La favoletta del camino miracoloso, che farebbe svanire nel nulla qualsiasi sostanza tossica lo attraversi, non convince nessuno. Meno che mai chi si deve sorbire questo eccesso di aria sana.

Il Comitato Fumane Futura fa notare che, come accade spesso a Fumane, vengono rilevati dall’ Arpav i valori NO2 più alti della provincia. Il diossido di azoto, un molecola composta da un atomo di Azoto e due di Ossigeno, è un forte irritante delle vie polmonari, è letale per l’ uomo nella concentrazione di 22mg/Kg di peso corporeo e facilmente si combina con ammine e ammidi producendo composti cancerogeni.

L’On. Domenico Scilipoti, IDV, martedì 26 ottobre ha presentato in Parlamento una interrogazione in cui tra l’ altro scrive:

  • gli sforamenti della soglia ritenuta accettabile di PM10 di 50 microg/metro cubo è stata superata 60 volte nel 2008, 58 volte nel 2009 e già 40 volte al 15 aprile del 2010;
  • secondo lo studio dell’ARPAV 2007 il 95-98 per cento della produzione di CO2, NOx e polveri totali è dovuto alle emissioni del cementificio;
  • anche altre pericolose sostanze, come benzene, acetonotrile, furani, IPA, metalli pesanti fra cui cadmio, arsenico, mercurio, altri composti organici volatili, sono state ritenute cancerogene di prima classe IARC;
  • dal 2009 la suddetta azienda ha ottenuto il permesso di usare 80.000 ton/anno di ceneri pesanti (ed altre 42.000 di altri rifiuti industriali), che aumentano la quantità di metalli pesanti, diossine ed altre sostanze cancerogene nell’aria, nel suolo e nel ciclo alimentare, con grave rischio per la salute di tutti cittadini ed in particolare dei bambini;
  • si progetta inoltre di costruire una nuova superstrada, secondo l’interrogante vero e proprio disastro paesaggistico, atta a favorire il trasporto dei rifiuti prodotti dalle vicine industrie del marmo per smaltirli poi presso il cementificio;
  • il tutto in una zona a particolarissima vocazione agricola e paesaggistica, la zona di produzione dei vini Valpolicella ed Amarone, e all’interno del parco naturale della Lessinia;

Jane Glees, una anglo/tedesca innamorata della Valpolicella e dunque preoccupata della sua conservazione, riporta i dati di un recente studio dell’ Università di Trento sulle emissioni del Cementificio di Fumane:

“(Capitolo 4.4 della Proposta di Piano di Azione e Risanamento della Qualità dell’Aria). Volendo isolare un parametro sintetico significativo dallo Studio di Impatto Ambientale (SIA) dell’impianto relativo al progetto di modifica esaminato dalle autorità competenti, ma contenente anche alcuni elementi descrittivi dello stato attuale dell’impianto, si può notare come l’emissione autorizzata di ossidi di azoto (NOx) per l’impianto reale, sia attualmente pari a 3473.2 t/anno. Tale valore autorizzato rappresenta un quantitativo pari a circa l’81% di quanto emesso da tutte le fonti del Comune di Verona, per gli NOx (4290 t/anno) (cfr. Tabella 5-31). L’emissione autorizzata di 3473.2 t/anno di ossidi di azoto da un camino posto ad una altezza di 30 m comporta oltre ad una criticità di tipo globale, una criticità locale evidenziata dalla modellistica applicata nel SIA, con un massimo di concentrazione al suolo stimato pari a 1251.9 μg/m3, a fronte di un valore da garantire per la qualità dell’aria di 200 μg/m3, come somma di tutti i contributi”.

Da notare che i valori dei NOx durante i mesi estivi, quando il cementificio era chiuso, sono tornati alla norma, addiritura a livelli piu bassi di Boscochiesanuova..poi, non appena riaperto il cememtificio i valori sono schizzati alle stelle…

E conclude: “Credo che sia arrivato il momento di salvaguardare il territorio in maniera seria e concreta prima che sia troppo tardi”.

Nuova Resistenza (sono ambientalista, e me ne vanto)


Quante altre alluvioni o smottamenti o crolli dovranno passare davanti ai nostri occhi ormai assuefatti e spenti, prima che tutti ci si convinca che è oramai urgente occuparsi seriamente del più importante essere vivente: la Terra. Il consumo di territorio ormai è conclamato in tutta Italia e le ultime alluvioni che hanno colpito le nostre terre, hanno fatto piombare il ricco Veneto ai livelli di alcune regioni del sud. E' poco consolante sentirsi fieri dell'operosità dei Veneti, sentire le banalità dei politici sulla solidarietà e il fatalismo del "non avere nulla da rimproverarsi" degli amministratori. L'autocritica che manca completamente a molti dei politici locali e nazionali è uno scandalo etico. Il momento storico è ormai propizio per un cambiamento radicale nella politica del nostro paese, e la difesa e la valorizzazione del territorio sono a mio avviso la sfida che ognuno di noi in base alle proprie forze deve intraprendere. E' ora di una nuova Resistenza. Fortunatamente non contro l'invasore o un tiranno oppressore, ma che sia un sentimento di riscoperta del valore di Patria non retorico e militarista ma di amore e servizio per il proprio territorio. Quel territorio che è stato difeso anche a costo della vita da generazioni di donne e uomini che sono nostri genitori o nonni e che l'hanno consegnato a noi. Quelle stesse persone che hanno conosciuto la durezza e l'ostilità di condizioni sicuramente non agiate come le nostre odierne, ma che erano legati indissolubilmente alla loro terra.
Ora tocca a noi. E’ ora di soverchiare ideologie stantie e semplicistiche che si concretizzano in banalità del tipo "non si può fermare il progresso" perpetrate da amministrazioni locali incapaci e senza idee. Le stesse amministrazioni locali che dipingono come "i soliti ambientalisti" chi si preoccupa della salute del territorio come se questa non influisse direttamente sulla salute di chi vi abita. Se non fossero tragici nei loro effetti, alcuni comportamenti di amministratori locali che si propongono di valorizzare i prodotti della Valpolicella omettendo le spinose questioni relative ad inquinamento e sviluppo dissennato, sarebbero persino degni essere rappresentati in teatro.

Molti politici locali non sanno cosa significhino le parole dignità e decoro, se lo sapessero si occuperebbero seriamente del territorio che hanno scelto di amministrare, proverebbero la sensazione che fare ciò è un servizio e non un privilegio da usare come prestigio personale, di aziende votate allo sfruttamento dello stesso, o della propria parte politica.
E' ora che la finiscano i nostri politicantini di dipingerci come i "Comitati del no", i "soliti ambientalisti", pochi "radical chic". In Valpolicella con un piccolo gruppo di amici provenienti da esperienze diverse, abbiamo organizzato un corso per informare e formare, persone e aziende vitivinicole sulle possibilità di coltivare in maniera sostenibile, utilizzando procedure e prodotti biologici. CREDIAMO CHE LA NOSTRA SALUTE SIA INDISSOLUBILMENTE LEGATA ALLA SALUTE DEL TERRITORIO, INTESO COME TERRA, ARIA E ACQUA.
Più di trenta aziende si sono iscritte e molte altre che non abbiamo potuto iscrivere ci stanno spingendo ad organizzare nuovi corsi. Inoltre più di 50 liberi cittadini, sottlineo "liberi", si sono presentati per chiedere informazioni.
Agli amministratori diciamo che siamo disposti a lavorare assieme, non vogliamo essere antagonisti ma collaborativi, ma allo stesso modo siamo indisponibili a derogare da una vera, seria, onesta e libera da potentati, DIFESA DEL NOSTRO TERRITORIO.

Ci vogliamo occupare del nostro territorio, non siamo per il no, siamo "ambientalisti" ma per noi esserlo è un vanto e ogni donna e ogni uomo dovrebbe esserlo.

Riccardo Anoardo

Un padre, una figlia e un inceneritore

Le conseguenze di avvelenamento da metalli pesanti possono essere molto gravi. Tutti coloro che hanno vissuto in questi anni vicino all'inceneritore di "Riso Scotti Energia" dovrebbero fare degli esami ed eventualmente riunirsi in associazione.

"Buongiorno a tutti. Sono di Pavia ed abito da 4 anni a 500 metri dall’inceneritore Scotti. Abbiamo sempre accusato malesseri in famiglia io in particolare nausee vomito e costanti cefalee mai sofferte prima (ho fatto tac ed un paio di corse al P.S.). Stupidamente non ho mai ricondotto questi malesseri all’impianto della Scotti Energia anche perché ho 15 anni di esperienza nella depurazione e nelle fonti rinnovabili e so che bruciare la lolla non comporta nessun danno. Purtroppo stiamo invece certificando il nostro avvelenamento da metalli pesanti. Ho una bimba di 5 anni ed immaginatevi come io mi possa sentire in questo momento. Tutte le persone che abitano nei dintorni devono fare degli esami per verificare ed intervenire poi alla eliminazione dei metalli pesanti perché se li accumulate i danni per l’organismo, con il tempo, possono essere devastanti. E’ vero, i giornali non ne parlano ma chi se ne frega, io sono la notizia e se volete solo lamentarvi lasciatemi perdere ma se volete combattere vi aspetto perché sono già partito e distruggerò questi b...di".

Moreno Santagostino, Pavia

http://www.beppegrillo.it/2010/11/un_padre_una_figlia_e_un_inceneritore.html

I Metalli pesanti

Università degli Studi di Trento

http://www.ing.unitn.it/~colombo/metalli_pesanti/intro.html

In generale si definiscono metalli pesanti quei metalli con numero atomico superiore di quello del ferro (55) con una densita' molto elevata e che sono causa comune di inquinamento e tossicita' negli organismi biologici. Tale definizione generica e' stata considerata recentemente da un rapporto IUPAC poco scientifica e non coerente, quindi ci si riferisce ai metalli pesanti quando si possono riscontrare le seguenti caratteristiche:

  • densita' superiore ai 5,0 g/cm3
  • si comportano in genere come cationi
  • bassa solubilita' dei loro idrati
  • spiccata attitudine a formare complessi
  • affinita' verso i solfuri

Nella letteratura scientifica vengono normalmente considerati metalli pesanti i seguenti elementi: alluminio, ferro, argento, bario, berillio, cadmio, cobalto, cromo, manganese, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, rame, stagno, titanio, tallio, vanadio, zinco, ed alcuni metalloidi con proprieta' simili a quelle dei metalli pesanti, quali l’arsenico, il bismuto ed il selenio. All’interno dei metalli pesanti si distinguono i metalli indispensabili per gli organismi viventi, con potenziale tossicita', vale a dire: ferro, cobalto, cromo, rame, manganese, molibdeno, selenio, zinco; dai metalli ritenuti prevalentemente tossici: alluminio, arsenico, berillio, cadmio, mercurio, nichel e piombo. Quando si parla di inquinamento da metalli pesanti, ci si riferisce normalmente solo ad alcuni di questi elementi, i maggiori responsabili dei danni ambientali, ossia: il mercurio, il cadmio,il cromo e il piombo.

I metalli pesanti sono componenti naturali della crosta terrestre che non sono degradati dall'attivita' biologica e fotochimica e quindi non posso venire smaltiti, se rilasciati nell'ambiente possono restarci per centinaia di anni. Certi fenomeni naturali come le eruzioni vulcaniche, gli incendi boschivi e le maree contribuiscono alla ciclizzazione naturale dei metalli, l'uomo pero' gioca un ruolo altrettanto importante e a volte maggiore di quello della natura. Alterando il ritmo di rilascio e di trasporto dei metalli pesanti nell'ambiente l'uomo e' riuscito ad aumentarne di alcuni ordini di grandezza le emissioni. I metalli pesanti possono entrare nel nostro corpo attraverso l’acqua, l’aria, ed il cibo, in tracce alcuni di questi elementi fanno naturalmente parte di noi come: rame, selenio, zinco.

Essi sono essenziali per mantenere un corretto metabolismo, tuttavia in concentrazioni maggiori sono tossici. Considerando che nelle esalazioni dalla bocca delle persone che hanno quattro otturazioni dentarie con amalgama al mercurio vi e' una percentuale di vapori di mercurio superiore al massimale consentito per gli operai dell’industria, se ne puo' dedurre che l’inquinamento dell’ambiente in cui viviamo fa si' che tutti siano piu' o meno intossicati da eccessivi accumuli di metalli pesanti.

...

L'eliminazione di tali metalli avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento portando a bioaccumulazione. Bioaccumulazione significa un aumento nella concentrazione di un prodotto chimico in un organismo biologico col tempo, confrontata alla concentrazione del prodotto chimico nell'ambiente. I residui si accumulano negli esseri viventi ogni volta che sono assimilati ed immagazzinati piu' velocemente di quanto sono scomposti (metabolizzati) o espulsi. I metalli si concentrano, danneggiandoli, in particolare in alcuni organi ( come cervello, fegato e reni) e nelle ossa, e sono spesso un fattore aggravante o determinante, in numerose malattie croniche.

I bambini sono i soggetti piu' a rischio da esposizione al piombo, al mercurio e agli altri agenti tossici, poiché per unita' di peso, mangiano, bevono e respirano tre-quattro volte di piu' degli adulti".

E a Fumane?

Oggi il cementificio Cementirossi di Fumane è autorizzato a coincenerire 80.000 tonellate all'anno di ceneri pesanti (ricche di metalli pesanti) proventi da inceneritori, che corrisponde a più dell'11% di tutte le ceneri pesanti prodotte da tutti gli inceneritori in Italia in un anno.