lunedì 2 gennaio 2012

DIGIUNO PERCHE' HO FAME DI VERITA' SUL PAT DI VENEZIA


Si sta avvicinando la data in cui i consiglieri comunali di Venezia saranno chiamati a esprimersi col loro voto personale sulla proposta di PAT-Piano di Assetto Territoriale del Comune di Venezia.
Una scelta così importante, che avrà pesantissime conseguenze per il nostro territorio per i prossimi decenni, rischia di essere fatta in un mare di bugie, cose travisate o taciute, accordi inconfessabili che farebbero prevalere interessi di una ristretta cerchia economico-politica contro quelli della stragrande maggioranza della popolazione, della salute e dell'ambiente.

Decine di associazioni di volontariato, a cui fanno riferimento migliaia di liberi cittadini e cittadine, di ogni idea politica, stanno cercando da mesi di mettere in evidenza le più clamorose bugie ripetute dall'assessore che rappresenterebbe “sindaco e giunta comunale all'unanimità”:
  • che con questo Pat non ci sarebbe ulteriore cementificazione di suolo agricolo, 
  • che in esso non sarebbe previsto il Quadrante di Tessera con i suoi oltre 100 ettari  (un milione di metri quadrati) di terreno da urbanizzare e costruire, 
  • che è assolutamente necessaria una nuova linea ad alta velocità ferroviaria verso Trieste, 
  • che la stazione va collocata all'aeroporto di Tessera, con una costosissima e pericolosa galleria da 9 km sotto Mestre, 
  • che all'aeroporto è prioritario portare anche il tram, passando per chilometri di campagna da Favaro a Tessera, prima di collegare la Miranese, la Castellana e l'Ospedale,
  • che dall'aeroporto deve partire anche una “linea di forza”, che può essere anche l'assurda sub-lagunare, per raggiungere Venezia.


L'ultima e altrettanto clamorosa bugia è quella che la Provincia di Venezia, il 9 novembre scorso, non avrebbe vietato di urbanizzare e costruire nelle aree, come quella del Quadrante di Tessera, che sono state ripetutamente allagate in questi ultimi anni.

LA POPOLAZIONE DEL NOSTRO COMUNE HA DIRITTO DI SAPERE LA VERITA', 
finora soffocata da una cappa di cemento tenuta in piedi da personaggi della politica di destra e sinistra e da vari speculatori immobiliari.

Perciò, continuando a lottare assieme alle 40 associazioni per ripristinare trasparenza e democrazia nel nostro Comune, ho deciso di dare inizio ad un DIGIUNO PER LA VERITA'
dall'alba di lunedì 2 gennaio 2012. 
Mi limiterò a bere acqua, e sarò sempre controllabile, giorno e notte: 
  • all'Ecoistituto del Veneto, viale Venezia 7, lavoro e incontro le persone,  mattina ore 8 – 12 e pomeriggio 15 – 21, 
  • davanti il Municipio di Mestre, ogni giorno ore 12 - 13
  • alla Banca del Tempo, via Dante 9 (angolo via Fusinato), mi riposo ore 13 - 15 e dormo ore 21 - 6.


Lunedì 2 gennaio 2012, alle ore 12 davanti al Municipio di Mestre espongo a cittadini e giornalisti, le ragioni di questa scelta assolutamente nonviolenta.

Michele Boato

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