giovedì 22 novembre 2012

Inquinamento, aria peggiore e i bambini sono i più colpiti


FUMANE. Presentati i primi dati dell´indagine epidemiologica sulla popolazione, confrontata con quella di Mezzane. Marcon: «Dato più rilevante: le irritazioni agli occhi Ma c´è correlazione tra aumento di Pm10 e assenze scolastiche, e i ricoveri ospedalieri sono maggiori»

L'Arena giovedì 22 novembre 2012

Sono stati presentati al pubblico i primi risultati parziali dell´indagine epidemiologica sulla salute respiratoria della popolazione residente a Fumane, dove sono presenti attività industriali che producono inquinamento atmosferico. Come comune di controllo e raffronto è stato scelto quello di Mezzane di Sotto, che ha caratteristiche simili a Fumane sia dal punto di vista geografico, che demografico ed economico, senza però la presenza di attività industriali come Cementirossi e Exide.
Gli indicatori sanitari si riferiscono al decennio 1999 – 2009 e in questa prima fase riguardano i bambini. A condurre l´indagine, richiesta dalla precedente amministrazione Frapporti, nel 2009, per valutare i rischi per la salute della popolazione, preoccupata soprattutto dalle emissioni della cementeria, è stata la sezione di Epidemiologia e Statistica medica, Dipartimento di Sanità pubblica e medicina di comunità dell´Università di Verona, diretta dal professor Roberto De Marco, affiancato da Alessandro Marcon, che si è avvalso nel «tavolo di lavoro» del contributo dell´Arpav, con Francesca Predicatori, delle Ulss 20 di Verona e 22 di Bussolengo, con Massimo Valsecchi, Stefano Blengio e Silvana Manservisi, nonché dei medici di base, Guglielmo Frapporti di Fumane e Luca Dalle Carbonare di Mezzane.
L´indagine non è conclusa, e si prevede di ultimarla nel 2013 con l´analisi sugli ossidi di azoto (Nox) e sullo stato di salute degli adulti, che dovranno rispondere con un questionario postale.
«L´attenzione dell´indagine si è centrata sul confronto tra la mortalità nei due comuni e tra la prevalenza dei sintomi respiratori e irritativi in base a un questionario sottoposto ai bambini in età scolare dai 3 ai 14 anni», ha detto De Marco. «Inoltre si è valutato il tasso di assenza scolastica dal 2007 al 2010, in base ai livelli giornalieri di inquinamento e ai picchi di Pm10 (forniti dall´Arpav). Infine si è effettuato un confronto tra i tassi di ospedalizzazione e consumo di farmaci (dati forniti dalle Ulss)».
«Per quanto riguarda la mortalità nei due comuni non si notano grosse differenze», ha spiegato Alessandro Marcon, che ha utilizzato slides e grafici per spiegare i risultati.

«Il dato più rilevante riguardante il confronto tra i bambini è che quelli di Fumane lamentano irritazione agli occhi. C´è inoltre una netta correlazione tra aumento del particolato Pm10 e le assenze scolastiche, che aumentano a loro volta nei giorni immediatamente successivi. Anche per quanto riguarda i ricoveri, lo studio ha mostrato che i ricoveri e i rischi ospedalieri sono maggiori per gli abitanti di Fumane, rispetto a quelli di Mezzane per tutte le diagnosi e per tutti i tumori, per le malattie del sistema cardiocircolatorio e dell´apparato respiratorio, per aborto e complicazioni della gravidanza».

«L´analisi del consumo di farmaci», ha concluso Marcon, «ha confermato l´eccesso di malattie del sistema cardiocircolatorio e un maggior consumo di farmaci per malattie ostruttive delle vie aeree e per allergie a Fumane capoluogo rispetto a Mezzane. Le differenze tra i due comuni oscillano tra il 15 e il 70 per cento a sfavore di Fumane e i dati si evidenziano nelle frazioni fumanesi».
«I dati sono generali e non scendono in dettagli, quindi vanno presi con prudenza e prima di poter trarre delle conclusioni, bisogna attendere la conclusione dell´indagine», ha aggiunto De Marco.
Tra gli interventi del pubblico, quello del medico Guglielmo Frapporti, che ha ringraziato per questo studio che fa luce sulla situazione e suggerisce «la necessità di fare un raffronto con i comuni limitrofi di San Pietro in Cariano e Marano, dati i venti che spostano le particelle inquinanti». Giovanni Beghini ha sottolineato che «tra i dati dei bambini si registra una percentuale superiore di asma e riniti, stati infiammatori delle vie respiratorie a Fumane e maggiori ricoveri per cancro. L´inquinamento produce malattia, indipendentemente dal superamento dei limiti di legge». L´indagine si può trovare nel sito biometria.univr.it/fumanestudy/reports.html.

Giancarla Gallo

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