giovedì 30 dicembre 2010

A Guidonia l'indagine epidemiologica non rassicura


Presentata ufficialmente l'indagine epidemiologica i cui risultati si attendevano da tempo. Sviluppato tra le polemiche, lo studio ha riguardato i dati relativi alle cause di morte dei cittadini di Guidonia, dove risiede il cementificio Buzzi Unicem, nei decenni 1983-1992 e 1993-2002 messi a confronto con i dati relativi alle popolazioni di Monterotondo e Subiaco.

Sebbene i risultati della ricerca, riferiti ai decenni 1983-1992 e 1993-2002, non hanno evidenziato eccessi di mortalità per causa generale o per tumore nei due sessi, nei maschi, nel secondo decennio preso in esame, è stato rilevato un SMR ai limiti della significatività statistica.

Comunque "tra le cause di morte considerate nelle popolazioni studiate di Guidonia, Monterotondo, Subiaco e Velletri, alcune sembrano in eccesso solo nella città di Guidonia - recita l'introduzione riassuntiva dello studio epidemiologico - infatti nel decennio 1993-2002 abbiamo un significativo incremento di rischi di mortalità per malattie dell'apparato respiratorio".
L'ipotesi derivante (in riferimento a precedenti studi scientifici sui dipendenti di cementifici) è quella che collega le patologie all'ambito lavorativo in cui sono presenti polveri silicogene e comunque ipotizza che "gli abitanti di Guidonia siano più esposti ad inquinanti aereo dispersi in confronto alla popolazione di riferimento". Anche l'alto tasso di mortalità nei maschi per malattie dell'apparato digerente viene riferito, facendo riferimento ad altri studi internazionali, all'inquinamento ambientale ma considerato unitamente a quello derivante da traffico e stress.
Per quanto riguarda i dati delle donne (diabete mellito e tiroide) le conclusioni citano studi che ipotizzano collegamenti con le emissioni di cementifici e discariche (composti organici clorurati, diossine, polveri di cemento).

La lettura attenta delle conclusioni dello studio fa comunque riflettere e le stesse non appaiono tranquillizanti come si è tentato di comunicare in via informale. Frasi come "l'incremento statisticamente significativo di mortalità per malattie dell'apparato respiratorio nei maschi, osservato a Guidonia, non è presente negli altri comuni" oppure "in particolare il cluster di casi di morte da disturbi della ghiandola tiroidea tra le donne di Guidonia solleva la questione di una associazione con esposizione a diossine ed il sospetto è confermato dall'osservazione di una maggiore mortalità per diabete mellito e malattie dell'apparato urinario" sono chiare ed inequivocabili.
Come è inequivocabile il ragionamento espresso nelle conclusioni e nelle dichiarazioni dei ricercatori universitari che occorrano ulteriori, approfondite indagini.

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