martedì 7 dicembre 2010

Zaia l'ha capito: i project financing sono fregature

Riusciranno gli amministratori veronesi a imparare dagli errori dei colleghi veneziani?
Lo diciamo da molto tempo che è inconcepibile per un buon amministratore accettare che la bozza di convenzione riversi tutti i rischi di costruzione e gestione sulle future generazioni per i prossimi 50 anni. Qualsiasi ritrovamento archeologico, problema idrogeologico, variazione dei tassi di interesse e dei mercati finanziari, dei flussi di traffico previsti dal progettista saranno le condizioni per ridiscutere il piano economico finanziario con modifica dei pedaggi e con nuovi espropri per aree di compensazione per alberghi e fast food tra Poiano e Parona. Per un opera che già oggi supera i 436 milioni!
La formula del project financing fa acqua da tutte le parti ora non lo dice anche la Giunta Zaia che si è convinta a cambiare rotta e a congelare i project financing in corso d'opera finché non ci saranno certezze sui conti.«Non possiamo permetterci di finanziare il privato, – ha affermato l'assessore regionale al Bilancio – quindi la situazione va approfondita e, se necessario, rivista»
Il caso che ha dato il via alla tempesta è stato l'ospedale "All'Angelo" di Mestre dal costo di 241 milioni, realizzato al 50% dai privati in project financing. Per rientrare dai costi, i privati hanno ricevuto in gestione dei servizi esternalizzati al canone annuo da parte dell'Usl di 54,5 milioni per 24 anni. Zaia ha preso la calcolatrice e ha scoperto che dovrà sborsare oltre 1,3 miliardi in cambio dei 125 milioni finanziati tanto da pensare di acquistarlo: decisamente troppo. Meglio recedere dal contratto e restituire i 125 milioni . “Per noi va bene – hanno risposto i privati - se ci sarà corrisposto il dovuto, subito e cash, cioè circa 250/300 milioni di euro, ce ne andremo senza problemi". Tutto come previsto dal contratto!
E’ ormai chiaro, fuori dalla mura di Verona e a tutti quelli che hanno occhi per vedere, che nel project financing le condizioni capestro a favore dei privati sono frequenti.

Ciò che sta succedendo a Venezia dovrebbe indurre a imprimere uno stop alla procedura per il passante Nord, invece la Giunta vuole portare a spron battuto l’approvazione del Consiglio Comunale che non ha mai discusso nei dettagli la bozza di convenzione e, tanto meno, ha visionato il Piano Economico Finanziario che è secretato. Dovranno decidere senza conoscere come il privato intende rientrare dei capitali investiti e capire quali siano le garanzie, comprese le esposizioni bancarie delle aziende partecipanti, fornite all'amministrazione.

Ci auguriamo che anche a Verona al più presto il Sindaco prenda in mano la calcolatrice, come ha fatto Zaia a Venezia dove sembra che almeno per la Sanità abbia ormai imparato la lezione.


di Alberto Sperotto
Comitato di Cittadini contro il collegamento autostradale delle Torricelle

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