martedì 10 maggio 2011

Grande Festa a Marezzane

Marezzane più che una collina è un’idea, è un concetto, è un principio. Marezzane è un atto di “resistenza” civile, è una dichiarazione d’amore, è il simbolo di quanti non vogliono più che la propria terra venga “conquistata” in nome di industrie strategiche e scempiaggini del governante di turno.
Marezzane è ancora in bilico tra le carte della Soprintendenza. Pensa e ripensa, la Soprintendente (o magari il funzionario suo capo) si ritrova con una patata bollente e fumante che non sa a chi passare. Infatti la sopraggiunta sentenza del TAR ha caricato ulteriormente di significati la decisione di concedere le escavazioni a Marezzane oppure no. E’ vero che le strade del Signore sono infinite, ma una decisione di permettere la devastazione e disintegrazione della collina avrebbe un effetto esplosivo.

Cementirossi rimane appesa a questo filo sottile. Ammesso che ottenga il permesso dalla Soprintendenza, dovrà presentare un nuovo progetto di rinnovamento degli impianti, una torre meno “impattante”, nuove promesse di bruciare rifiuti “non pericolosi” (tipo le ceneri pesanti, per capirci). E la storia ricomincerebbe: autorizzazioni, ricorsi, sentenze, blocchi, contestazioni.

Con il passare del tempo cresce la presa di coscienza degli abitanti della Valpolicella e, recentemente, anche quella di politici che si dicevano indisponibili a mettere in discussione la sopravvivenza del cementificio. Cementirossi non può più dettare le sue condizioni; adesso le condizioni le pongono gli abitanti di una terra che non vuole più essere avvelenata sotto il ricatto dei posti di lavoro.
Marezzane, fino a pochi mesi fa, era stata messa sul piatto della bilancia come merce di scambio: voi non fate il Coinceneritore, ma se volete continuate a fare cemento scavando marna sotto a quella collina. Oggi Marezzane non può essere fatta entrare in nessun tipo di compromesso. Cedere su questo punto significa permettere una “colonizzazione” per altri 50 anni.

A Marezzane quest’anno si fa più festa del solito. La sentenza del TAR è la conferma che i contestatori non erano terroristi, ma persone preparate, informate, accomunate da una passione forte. Adesso rimane un ultimo obiettivo: LIBERARE DEFINITIVAMENTE MAREZZANE e riconsegnarla alla Terra a cui appartiene.
Sabato 14 e Domenica 15 maggio (il prossimo fine settimana) vi aspettiamo tutti a Marezzane. Per stare in compagnia, per scambiarci delle idee, per godere dei profumi e dei colori che ne fanno un POSTO UNICO.



Nessun commento: