Il Comune di Ponte nelle Alpi presenta molte similitudini con il nostro comune (numero di abitanti e presenza di un cementificio) In questi anni ha compiuto delle scelte importanti che stanno dando risultati concreti a tutto beneficio dei cittadini. ... cambiare si può!
Giuliano Marrucci curatore della rubrica “C’è chi dice no” che chiude con una nota di speranza la trasmissione, ha girato per quasi 4 giorni entrando nelle case, intervistando i cittadini e i bambini delle scuole, gli operatori e i tecnici della Ponte Servizi e del Comune, zoomando con la telecamera nei bidoncini della raccolta differenziata, nelle pieghe del lavoro di ogni giorno svolto con competenza, soffermandosi sui sorrisi degli anziani che lo accompagnavano per il paese.
Spulciando in documenti e vecchi articoli di giornale l’inviato di Report ha ricostruito la storia recente di Ponte nelle Alpi e della sua comunità che si era battuta negli anni precedenti con una grande mobilitazione popolare bloccando un progetto di costruzione di una mega-discarica da 1 milione di metri cubi e che poi ha avuto la capacità e la forza di dimostrare che si poteva cambiare strada e diventare in pochi mesi il migliore comune d’Italia per quanto riguarda la raccolta differenziata.
Cambiare strada, dando voce ai cittadini che per anni si erano battuti contro l’incenerimento di rifiuti pericolosi in un cementificio o ai genitori dei bambini della scuola elementare che protestavano per i campi elettromagnetici prodotti dagli elettrodotti che sovrastavano l’edificio.
Da anni la ferma opposizione del comune ha stoppato l’incenerimento nel cementificio ed è stato siglato con Terna un protocollo d’intesa che prevede l’interramento e la progressiva rimozione dei tralicci liberando così, dopo decenni, il centro del paese dagli elettrodotti.
L’ambiente a Ponte nelle Alpi non è più un problema, anzi è sempre più chiaro che sta diventando una grande opportunità per tutti: sui tetti delle scuole spuntano impianti fotovoltaici, le mamme si scambiano vestitini e giocattoli per i figli, l’amministrazione con altri comuni coordina gruppi di acquisto di impianti fotovoltaici ed interventi di risparmio energetico per cittadini e piccole imprese e i rifiuti diventano materiali che si vendono riducendo i costi del servizio.
Straordinario? No solo una comunità civile che vuole guardare al futuro con un po’ di partecipazione, di speranza e di gioia!
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