Il primo cittadino di Fumane, Domenico Bianchi, non entra nel merito delle decisioni prese dal giudice del Tar, accetta la sentenza, anche se ribadisce le posizioni assunte dalla sua amministrazione.
«L'amministrazione comunale di Fumane si era avvalsa del consiglio di Arpav ed altri enti nel prendere certe decisioni che riguardano il cementificio e rimaniamo fermi anche nelle motivazioni espresse a suo tempo, che ci hanno spinto a farlo. Non entro nel merito se sono stati trovati omissioni o vizi di forma, giustamente sono state evidenziate. Accetto le decisioni prese dal giudice, vorrei sottolineare però che abbiamo sempre cercato di deliberare in maniera equa».
Il sindaco di Marano, Simone Venturini, più volte contattato, non rilascia invece alcuna dichiarazione, mentre il capogruppo di minoranza di Marano, Paolo Zardini, pone l'accento sulla tutela della salute pubblica, il sostegno alla vitivinicoltura e al patrimonio storico e culturale della Valpolicella. «Questi aspetti hanno prevalso sugli interessi privati dell'industria cementiera. È una sentenza che, attraverso l'analisi dei documenti prodotti, ha saputo soppesare ogni dettaglio per giungere ad una risposta di grande interesse per tutta la comunità valpolicellese, per quanto riguarda lo sviluppo economico del territorio». E conclude: «ne nascerà inevitabilmente un dibattito politico ulteriore, per rispondere alla domanda quale futuro per la Valpolicella, se vinicolo o cementiero». G.G.
L'Arena Giovedì 3 Marzo 2011
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