martedì 8 febbraio 2011

Difesa attiva del territorio: Fumane Futura

http://www.naturalmenteverona.org/difesa-attiva-del-territorio-fumane-futura/#more-623

Lo scorso venerdì 4 febbraio 2011, presso l’agriturismo “Costa degli Ulivi” di Fumane, si è svolto l’incontro organizzato dalle Associazioni Fumane Futura e Valpolicella 2000 relativamente al cementificio proprietà della Cementirossi. Le questioni emerse sono state molteplici e molto interessanti; contestualmente ad una innegabile “crisi del cemento” e dell’edilizia in genere, il cementificio ha da tempo deciso di convertirsi, infatti, da industria per la produzione del cemento ha trovato il modo di rilanciarsi come centro per lo smaltimento dei rifiuti industriali. In particolare delle ceneri pesanti, quelle derivanti dagli altri inceneritori dei rifiuti solidi urbani. Ma se già gli inceneritori rifiutano tali ceneri, come può un cementificio utilizzarle nei propri processi? La risposta è semplice, per legge i cementifici sono autorizzati ad inquinare molto di più degli inceneritori, circa il triplo. Riportiamo qui di seguito alcuni dati significativi; uno studio dell’Università di Trento che dichiarano il cementificio di Fumane un “grande emettitore di inquinamento” tanto da produrre un quantitativo di ossidi di azoto (molto tossico) pari all’81% di tutti gli ossidi di azoto prodotti nel Comune di Verona, interessando con queste sostanze, precursori della formazione di altre sostanze inquinanti come l’ozono o le polveri ultrasottili (Pm2,5) tutti i 18 comuni della Valpolicella.

Nella comparazione tra i principali inquinanti rilevati fra la città di Verona e il paese di Fumane risulta che, annualmente a persona si ha: per gli ossidi di Azoto a Verona 17,2 Kg, a Fumane 631,8 Kg; per le PM10 a Verona 2 Kg, a Fumane 30 Kg; per gli ossidi di Zolfo a verona 1,1 Kg, a Fumane 182,5 Kg.
Il problema è che nel cemento si può mettere di tutto e, sotto il tranquillizzante nome di “combustibili alternativi”, si può anche bruciare di tutto. Per ora a Fumane la Cementirossi può usare annualmente 122.000 tonnellate di rifiuti industriali di cui 80.000 tonnellate di ceneri pesanti (11% delle scorie di tutti gli inceneritori d’Italia), 12.000 tonnellate di scaglie di laminazione, 30.000 tonnellate di gessi chimici per la desolforazione.
Il pericolo maggiore è rappresentato dalle ceneri pesanti, vale a dire la parte che rimane sulle griglie di un inceneritore alla fine del processo di combustione di rifiuti solidi urnabi non differenziati, praticamente i rifiuti dei rifiuti. Le ceneri pesanti contengono come principali elementi inquinanti diossine, metalli e sostanze tossiche e cancerogene come gli idrocarburi policiclici aromatici, zinco, rame, piombo, cromo, nichel, vanadio, cobalto, arsenico, cadmio.
Come accennato, il deciso orientamento del settore dei cementieri e verso la trasformazione dei cementifici in centri di recupero e smaltimento di rifiuti industriali; si chiamano CO-INCENERITORI. I rifiuti vengono pagati profumatamente e rappresentano un affare colossale. I vantaggi per i cementifici sono evidenti, meno chiari quelli per chi ci abita attorno e per la Valpolicella tutta.
Come se non bastasse, quando si parla di polveri sottili ci si riferisce alle PM10 che misurano 10 micron, sono quelle prodotte dagli scarichi delle auto, dai vecchi riscaldamenti a gasolio e dai comini di cementifici ed inceneritori. L’ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione Ambientale del Veneto) esegue normalmente, anche nel Comune di Fumane, le misurazioni su queste polveri. Ma ciò che il cementifici va a produrre con l’uso delleceneri pesanti sono polveri ancora più sottili, le PM2,5 che misurano 2,5 micron e sono dette anche NANOPARTICELLE(1 micron è un millesimo di cenimetro). Ad oggi, purtroppo, non esiste nessun filtro in grado di catturare le PM2,5.
Purtroppo, le normative vigenti non prendo in considerazione le nanoparticelle, anche se la loro pericolosità è abbondantemente documentata dalla comunita medico scientifica. Date le ridottissime dimensioni esse entrano facilmente nell’organismo e diventano la causa di moltissime malattie, anche gravi, del cuore e delle vie respiratorie.
Un altro problema riguarda la forte produzione di sostanze quali le PCB (dei poli carbonati) che presentano caratteristiche di nocività identiche alle diossine, ma se le diossine sono monitorate e rientrano nei parametri di indagine, le PCB non sono considerate e quindi sfuggono completamente ai controlli.
Come se non bastasse, nei confronti della Cemetirossi sono state aperte delle vertenze a riguardo di discariche abusive rilevate in corrispondenza di miniere in disuso di terreni di proprietà della cementirossi.
Ma c’è di più, per consentire che al cementificio di Fumane possano pervenire le 122.000 tonnellate di rifiuti annuali è stata ipotizzata la costruzione di una tangenziale per il traffico pesante, vale a dire 6600 camion, 13.200 tra andata e ritorno; per bruciare tutti quei rifiuti è stata progettato un nuovo forno alto 103 metri in grado di disperedere i propri inquinanti in un’area enormemente più vasta di quanto non accade ora…

Ringraziamo le Associazioni Fumane Futura e Valpolicella 2000 per il loro impegno, per l’impegno personale di quelle “poche” persone (energie umane ed economiche) a cui sta veramente a cuore il futuro della Valpolicella e la salute dei propri abitanti, essi dimostrano che la difesa attiva del territorio è possibile, a partire da ognuno di noi, in rete con altri, persone e realtà associative.

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