martedì 22 novembre 2011

Il Comune più riciclone d´Italia dà lezioni alla Valpolicella



L´assessore di Ponte nelle Alpi: «Se tutti ci imitassero, il Veneto risparmierebbe 77 milioni di euro all´anno». Assenti i politici invitati

di Camilla Madinelli
L'Arena - martedì 22 novembre 2011

Raccolta porta a porta: per Orzes il futuro è nel recupero dei materiali
Riciclare e recuperare ogni scarto per garantire non solo un ambiente più sano e pulito a figli e nipoti, ma anche per trasformare i rifiuti in risorse e le voci di costo in posti di lavoro. In una parola, «partire dai rifiuti per investire nel futuro, creare occupazione e vivere meglio».
È il credo dell´assessore all´ambiente di Ponte nelle Alpi (Belluno), il Comune più riciclone d´Italia: Ezio Orzes ha partecipato alla terza serata del ciclo «Nuovi stili di vita-La sfida del biologico», invitato dagli organizzatori dell´associazione Terra Viva all´Istituto per l´agricoltura di San Floriano, e ha spiegato perché dice sì alla raccolta differenziata e condanna invece inceneritori e discariche riempi cave. 
«Oggi la logica d´incenerire i rifiuti parte da un presupposto sbagliato per quanto riguarda l´ambiente, ma è anche una scelta culturalmente superata», afferma Orzes, riferendosi all´impianto di Ca´ del Bue. «Per reggersi, gli inceneritori hanno costante bisogno di rifiuto indifferenziato e alla lunga creano una situazione insostenibile». 
«In Italia, povera di materie prime», continua, «l´unica strada è specializzarsi nel recupero dei materiali e ridurre sempre più la frazione secca. La gestione degli scarti è una responsabilità di tutti: dei cittadini, degli amministratori e anche dei produttori, che sono chiamati a ragionare sullo smaltimento finale di quanto producono». 
Sogni o possibilità concreta? 
L´assessore parte dall´esperienza del suo comune, 8.500 abitanti, dove la raccolta differenziata è salita dal 23 al 90 per cento in quattro anni. 
E ancora: da 348 chili di rifiuti indifferenziati conferiti in discarica annualmente per ogni cittadino, si è passati a meno di 30 chili. 
I conti, secondo Orzes, sono presto fatti: «Se tutti i Comuni del Veneto facessero altrettanto, la nostra Regione risparmierebbe 77 milioni di euro l´anno in smaltimenti», afferma. 
Le parole chiave secondo l´assessore bellunese sono sobrietà, riduzione degli sprechi, scelte partecipate, mentre nel Veronese e in tutta Italia dal 19 al 27 novembre si tiene la «Settimana europea per la riduzione dei rifiuti». 
«Oggi più che mai è necessario far capire da che parte si sta», dichiara. Ad ascoltarlo però ci sono stati solo gli iscritti al ciclo di serate: assenti in toto gli amministratori invitati a partecipare da Terra Viva, dei Comuni della Valpolicella come di Verona, San Giovanni Lupatoto o San Martino Buon Albergo, questi ultimi due da tempo mobilitati contro Ca´ del Bue. 
Una delusione per gli organizzatori, impegnati a promuovere buone pratiche e nuovi stili di vita che coniughino interessi imprenditoriali con salute e biodiversità.
Un´assenza che è stata da loro definita «un segnale importante, che la dice lunga sul lavoro ancora da fare sul tema dei rifiuti e della raccolta differenziata». 
Conclude Orzes: «È importante che la politica prenda decisioni in armonia con il territorio, mai in contrasto, nella consapevolezza che le esperienze virtuose ci sono e vanno moltiplicate».

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