Cari amici, tra pochi giorni in Italia, nel completo silenzio e a Camere sciolte, sta per essere approvato un decreto legge che permetterà a più di 50 cementifici di co-incenerire rifiuti facendoli diventare veri e propri inceneritori. Il decreto viene giustificato con la "continua crescita della quantità di rifiuti", ma i dati dell'Ispra certificano che i rifiuti prodotti in Italia nel 2010 sono inferiori a quelli del 2006, e i dati del 2012, complice la crisi, evidenziano un ulteriore calo, cui ha dato risalto recentemente anche Il Sole 24 Ore.Con questo decreto i rifiuti solidi urbani diventeranno, da un giorno all'altro vere e proprie merci che potranno essere acquistate e vendute in tutto il Paese e oltre.
La possibilità di trasformare i cementifici in impianti di co-incenerimento è soltanto un “regalo” offerto all'industria del cemento, in grave crisi a causa della riduzione di produzione e consumo a discapito della salute umana.
Questo grave tema dovrebbe essere affrontato con Aitec (Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento) nel corso della prossima legislatura, per andare verso una progressiva riduzione del numero di impianti presenti, a partire da quelli che, per localizzazione, presentano particolari problematiche ambientali (perché siti in luoghi densamente abitati, come le città capoluogo, o di pregevoli caratteristiche ambientali, o particolarmente concentrati).
Lo scorso Gennaio questo decreto ha avuto parere favorevole dalla commissione "Territorio, ambiente, beni ambientali" del Senato, dopo una fase “istruttoria” durata appena due giorni lavorativi.Il prossimo 11 Febbraio lo stesso decreto verrà sottoposto all'attenzione dei membri della commissione Ambiente della Camera.
Abbiamo pochi giorni per agire! Sostieni questa campagna per sensibilizzare i deputati alla commissione Ambiente della Camera chiedendo loro di attendere la prossima legislatura per affrontare il tema.
Invia la mail che trovi sotto ai Parlamentari della Commissione Ambiente:
alessandri_a@camera.it, margiotta_s@camera.it, tortoli_r@camera.it, mondello_g@camera.it, pizzolante_s@camera.it, aracri_f@camera.it, benamati_g@camera.it, bocci_g@camera.it, bonciani_a@camera.it, braga_c@camera.it, brambilla_m@camera.it, bratti_alessandro@camera.it, cosenza_g@camera.it, dibiagio_a@camera.it, dicagnoabbrescia_s@camera.it, dionisi_ a@camera.it, dussin_g@camera.it, esposito_s@camera.it, foti_t@camera.it, ghiglia_a@camera.it, gibiino_v@camera.it, ginoble_t@camera.it, iannarilli_a@camera.it, iannuzzi_t@camera.it, lanzarin_m@camera.it, lisi_u@camera.it, marantelli_daniele@camera.it, mariani_r@camera.it, misiti_a@camera.it, morassut_r@camera.it, motta_c@camera.it, nucara_f@camera.it, piffari_s@camera.it, pili_m@camera.it, pizzimbone_p@camera.it, realacci_e@camera.it, scilipoti_d@camera.it, stradella_f@camera.it, togni_r@camera.it, vatinno_g@camera.it, vella_p@camera.it, vessa_p@camera.it, rodolfo_g@camera.it, zamparutti_e@camera.it
e per conoscenza a:
Se puoi, inoltra questa email a tutti i tuoi contatti sensibili al problema, posta su facebook, twitter #noaicss , se hai un blog inserisci un post!
TESTO DA INVIARE
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Oggetto: Che fretta c'è? Rinviate alla prossima legislatura la discussione sui rifiuti nei cementifici
Stimati commissari,
in vista della riunione del prossimo 11 febbraio, nella quale sarete chiamati ad esprimere un parere in merito allo "Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante disciplina dell'utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell'autorizzazione integrata ambientale"
v'invito a considerare che:
- il provvedimento viene giustificato con la "continua crescita della quantità di rifiuti [che] costituisce un problema ambientale e territoriale comune a tutti i paesi industrializzati, ma con connotati più gravi per l’Italia e, in particolare, per alcune aree del nostro Paese che fanno ancora ampio ricorso allo smaltimento in discariche, di cui molte fra l’altro in via di esaurimento", mentre i dati dell'Ispra certificano che i rifiuti solidi urbani prodotti in Italia nel 2010 sono inferiori a quelli prodotti nel 2006, con un ulteriore calo nel 2012 legato alla situazione di crisi attualmente in atto;
- la destinazione dei rifiuti a pratiche di incenerimento è contraria alla recente raccomandazione del Parlamento europeo (A7-0161/2012, adottata a Maggio 2012) di rispettare la gerarchia dei rifiuti e di intraprendere con decisione, entro il prossimo decennio, la strada dell’abbandono delle pratiche di incenerimento di materie recuperabili in altro modo;
- attraverso la trasformazione in CSS, i rifiuti solidi urbani, per cui vige il principio della gestione e della "chiusura del ciclo" a livello territoriale, vengono trasformati in rifiuti speciali, il cui sistema di tracciabilità, Sistri, è ancora un miraggio, un problema evidenziato anche nella relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse;
- i cementifici sono impianti industriali altamente inquinanti con e senza l’uso dei rifiuti come combustibile e i limiti di legge per le emissioni di questi impianti sono enormemente più permissivi e soggetti a deroghe rispetto a quelli degli inceneritori classici; ad esempio, considerando solo gli NOx, per un inceneritore il limite di legge è 200 mg/Nmc, mentre per un cementificio è tra 500 e 1800mg/Nmc;
- la combustione di rifiuti nei cementifici comporta una variazione della tipologia emissiva di questi impianti, in particolare in merito alla emissione di diossine/composti organici clorurati e metalli pesanti. La produzione di diossine è direttamente proporzionale alla quantità di rifiuti bruciati. Da un'analisi comparata dei decreti legislativi 152/2006 e 133/2005, inoltre, risolta che il limite per le diossine passa da 0,1 nanogrammi/mc negli inceneritori a 0,01 milligrammi/mc nei cementifici;
- nella prossima legislatura potrebbe essere approvato il ddl promosso dal ministro dell'Agricoltura Mario Catania in merito al contenimento del consumo di suolo agricolo, che comporta, tra l'altro, una moratoria triennale rispetto all'edificazione di nuovi terreni agricoli, con una conseguente riduzione del fabbisogno di cemento pro-capite e quindi dell'attività dei cementifici, e ciò potrebbe comportare un'auspicabile nuova configurazione dell'intero comparto produttivo;
per quanto sopra esposto vi chiedo di esprimere un parere negativo, e di far pressione sull'esecutivo affinché il provvedimento venga discusso in maniera più ampia durante la prossima legislatura.
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RICORDATI LUOGO, DATA E FIRMA!
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