Il direttore del Cementificio Marcon stando, alle dichiarazioni attribuitegli dalla stampa, rifiuta il collegamento tra gli atti intimidatori, l’Azienda ed i suoi lavoratori, definisce inaccettabili e calunniose le accuse, anche implicite, rivolte ai lavoratori e rifiuta le strumentalizzazioni.
Siamo perfettamente d’accordo con il direttore Marcon.
Riteniamo inaccettabile che qualcuno punti il dito contro i lavoratori solo per far notizia e ci affianchiamo a Marcon nella denuncia contro chi alimenta l’artificiale scontro tra ambientalisti e lavoratori.
Il collegamento tra atti intimidatori e Azienda è falso e tendenzioso.
Chi lo fa sbaglia e distorce la realtà.
Il collegamento vero è tra atti inimidatori e battaglia contro i piani di Cementirossi.
Infatti le intimidazioni sono cominciate due anni fa con l’inizio della battaglia contro l’ampliamento del cementificio, l’uso dei rifiuti e la miniera a Marezzane.
Tali atti vigliacchi hanno colpito chi conduceva la battaglia e si sono protratti fino ad oggi segnando con la loro lugubre presenza le fasi più aspre del dibattito.
Rivendichiamo il sacrosanto diritto di continuare a sostenere le nostre convinzioni alla luce del sole, con gli strumenti della democrazia, senza dover temere per noi stessi o per le nostre famiglie.
Coerentemente a ciò tutti i fatti incriminati sono stati denunciati alle autorità competenti come vuole la legge.
È interesse di tutti fare argine contro le intimidazioni affinchè finiscano, pena l’impoverimento della qualità della democrazia nella nostra comunità.
È interesse di tutti che i veri autori di questi atti vengano scoperti e dissuasi dal continuare.
È interesse di tutti che prevalga la verità dei fatti contro le strumentalizzazioni.
E proprio per amor di verità ribadiamo che nei nostri comunicati non esiste una sola parola che indichi nei lavoratori i possibili autori delle intimidazioni.
Ricordiamo infine che non siamo noi a scrivere né gli articoli e tantomeno i Titoli sui giornali.
Domandiamoci tutti:
a chi può giovare fomentare l’idea di uno scontro frontale tra cittadini, associazioni e lavoratori?
Per certo a nessuno di questi.
Comitato Fumane Futura
Associazione Valpolicella 2000
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