giovedì 11 ottobre 2012

La protesta diventa festa

MARANO. Si è svolta domenica con grande successo di pubblico «Marezzane non si tocca» Un migliaio di partecipanti alla settima passeggiata nata per dire no agli scavi della Cementirossi.

Una grande festa con lo slogan «Marezzane non si tocca» si è svolta domenica: hanno partecipato un migliaio di persone, nonostante la strada a valle fosse chiusa per la «Veronamarathon». Nata con una forte carica contestativa nel 2006, la manifestazione ha assunto volutamente e sempre più l´aspetto di un momento gioioso. Mai si era vista tanta gente a Marezzane, ovunque fin dal mattino presto a camminare nei bei sentieri della zona. Bambini e adulti alle prese con le proposte del Ludobus della cooperativa Hermete, poi nel pomeriggio i laboratori di Marinamu e lo spettacolo di burattini con le magnifiche valige del progetto Favolavà. E poi Chiara che racconta favole e i laboratori insieme con Costanza. Nel sottofondo la musica che, in modo estemporaneo e imprevisto, alcuni partecipanti hanno voluto regalare alla festa che ha riproposto gli ormai classici gnocchi di malga a mezzogiorno e a sera il risotto all´amarone.
«È stata evidente la crescita di consapevolezza della straordinarietà del luogo e dell´altrettanto sempre più evidente assurdità di ipotizzare gli scavi di Cementirossi per estrarre marna nella zona o surreali ampliamenti industriali», hanno detto gli organizzatori, Fumane Future e Valpolicella 2000, cui quest´anno si è aggiunto il Gruppo Italian Ricerca Orchidee Spontanee (Giros). «Marezzane sta diventando sempre più luogo simbolo in cui il futuro della Valpolicella e della Lessinia si vuole riconoscere».
Nel pomeriggio c´è stato un momento significativo. Una sorta di «isola ecologica» in cui rappresentati di associazioni veronesi hanno avuto modo di incontrarsi e riprogettare un futuro momento: una marcia in Valpolicella in cui chiamare a convergere tutte le realtà veronesi impegnate nella difesa e valorizzazione dei territori. La festa si è tenuta come di consueto a malga Biancari e nel prato antistante, «spazio comunale, per un giorno restituito alla sua corretta destinazione di uso pubblico», hanno sottolineato gli organizzatori: «è sempre più urgente che il servizio di accoglienza su come affrontare le escursioni, visto la serie di incidenti accaduti nella zona, possa essere garantito con continuità per tutto l´anno. Su questo il Comune deve fare delle scelte. Sappiamo che alcune realtà hanno offerto la disponibilità a fornire tale servizio». E concludono: «A macchiare la giornata i danneggiamenti ad alcune auto su cui stanno indagando le forze dell´ordine». G.G.

L'Arena, mercoledì 10 ottobre 2012

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