Comunicato Stampa
La domanda sorge spontanea ed è la stessa che si ripropone in queste circostanze: com’è che quando scoppia un qualche scandalo e si svelano intrecci e commistioni tra politica e affari, ad emergere sono quasi sempre gli stessi nomi? Difficile non farsi prendere dal dubbio che questo ricorrere continuo delle stesse facce non sia il riflesso di un mondo sotterraneo di interessi in cui si gioca a carte coperte e a mazzi bloccati con i soldi dei cittadini.
L’ultima vicenda, ma vedremo per quanto resterà tale, si svolge in Sicilia il cui nuovo Governatore, Rosario Crocetta, eletto da pochi mesi anche grazie alla promessa di combattere la mafia, appena entrato in scena comincia a denunciare intrighi e intrallazzi. A finire nel mirino sono diverse società regionali tra cui il Consorzio Autostrade Siciliane (Cas) che risulta pagare parcelle fino a 20 milioni di euro ad un ingegnere “nonostante l’ente, da 40 anni, affidi la progettazione a una società, la Technital”. Da qui la domanda: “Ma allora Technital che ci sta a fare?”. Il neo Governatore parla a questo proposito di “dubbio di grande illegalità” e di una “vera e propria violazione della legge sugli appalti” sostenendo, tra l’altro, che “chiunque abbia cercato di mettere mano a Technital, stranamente è dovuto andare via”. La prossima mossa annunciata sarà, dunque, una visita in Procura per “una bella chiacchierata per chiarire la vicenda che lega la società di progettazione Technital al Cas”.
Anche in questo caso, infatti, sorge spontanea la domanda: è Technital che progetta o l’ingegnere? Nel primo caso, il succitato ingegnere sta rubando soldi alla collettività, nel secondo è la società ad essere pagata senza motivo. Se a questo si aggiunge che quest’ultima ha la paternità dell’autostrada Palermo-Messina, una delle peggiori autostrade italiane, Technital non sta facendo una bella figura.
Alla luce di queste rivelazioni, sarebbe forse il caso di effettuare qualche approfondimento sulle iniziative che la società sta svolgendo anche a livello locale. Non capita di rado, infatti, che un progetto che sulla carta sembra luccicare, finisca poi per lasciare il luccichio attaccato alla carta stessa.
Rosario Crocetta promette di fare piazza pulita in Sicilia con un’apposita legge sulle incompatibilità. Esattamente il contrario di quanto dimostra di fare il nostro sindaco che non rileva nessun conflitto di interessi nemmeno nel caso del collega di partito, vice-presidente del Consiglio Comunale, che ha assunto pure l’incarico di vice-presidente della società Mazzi.
Forse dovremmo chiedere ai siciliani di insegnarci un po’ di indignazione.
Comitato Anti Traforo
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