Sto cercando di capire bene cosa significherebbe per Fumane e la Valpolicella la presenza di fatto di un potenziale inceneritore.
Tento in assoluta buona fede di ascoltare sia le voci contro che quelle pro-incenerimento di rifiuti (onestamente sono in grande maggioranza le voci critiche, rispetto quelle favorevoli).
Nello sforzo di conoscenza mi sono resa conto che si devono assolutamente ampliare i propri orizzonti.
Molti sono gli spunti di riflessione: ci sono i livelli di diossina riscontrati nel latte materno in Belgio e Olanda; ci sono le malformazioni degli alligatori del Canada e degli agnelli in sud Italia; ci sono i medici preoccupati e quelli che affermano il contrario; c'é il riscaldamento gratuito e ci sono i vantaggi economici; c'é il rapporto antagonista che contrappone riciclo ed incenerimento; ci sono un sacco di dati tecnici che si fatica a capire.
Nello sforzo di conoscenza mi sono resa conto che si devono assolutamente ampliare i propri orizzonti.
Molti sono gli spunti di riflessione: ci sono i livelli di diossina riscontrati nel latte materno in Belgio e Olanda; ci sono le malformazioni degli alligatori del Canada e degli agnelli in sud Italia; ci sono i medici preoccupati e quelli che affermano il contrario; c'é il riscaldamento gratuito e ci sono i vantaggi economici; c'é il rapporto antagonista che contrappone riciclo ed incenerimento; ci sono un sacco di dati tecnici che si fatica a capire.
Spesso l'eccesso di dati e di tecnicismi serve solo a rendere inaccessibili i termini dei problemi alla maggioranza e a confondere le idee.
In tutto questo mare di informazioni mi sono rivolta quindi una domanda "terra terra", una domanda che forse anche la mia nonna contadina si sarebbe posta: ma veramente noi uomini siamo immuni dalle leggi naturali? Ma veramente pensiamo di poter incenerire in un nanosecondo quello che la natura impiegherebbe centinaia di anni per ri-assimilare? Non so; sono sicuramente domande grandi, ma siamo in un momento di emergenza planetaria che impone a ciascuno di noi uno sforzo di riflessione; non possiamo semplicemente rassegnarci ed adattarci. La natura ha i suoi tempi, che sono decisamente più lunghi dei tempi umani, ma temo che prima o poi ci presenterà il conto. Viviamo in un mondo tondo, fatto di cicli. Quello che forse noi speriamo di gettare lontano (il problema dei rifiuti), prima o poi ci tornerà indietro.. Forse, come dicono alcuni, stiamo tagliando il ramo su cui sediamo..
In tutto questo mare di informazioni mi sono rivolta quindi una domanda "terra terra", una domanda che forse anche la mia nonna contadina si sarebbe posta: ma veramente noi uomini siamo immuni dalle leggi naturali? Ma veramente pensiamo di poter incenerire in un nanosecondo quello che la natura impiegherebbe centinaia di anni per ri-assimilare? Non so; sono sicuramente domande grandi, ma siamo in un momento di emergenza planetaria che impone a ciascuno di noi uno sforzo di riflessione; non possiamo semplicemente rassegnarci ed adattarci. La natura ha i suoi tempi, che sono decisamente più lunghi dei tempi umani, ma temo che prima o poi ci presenterà il conto. Viviamo in un mondo tondo, fatto di cicli. Quello che forse noi speriamo di gettare lontano (il problema dei rifiuti), prima o poi ci tornerà indietro.. Forse, come dicono alcuni, stiamo tagliando il ramo su cui sediamo..
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