venerdì 22 luglio 2011

Inceneritori mascherati da cementifici

LA NUOVA FRONTIERA DEI CEMENTIFICI: L’AFFARE DEI RIFIUTI

La crisi del mercato del cemento è sotto gli occhi di tutti. Se il presidente dell’Associazione dei Cementieri Italiani (AITEC) dichiara un calo del 30% negli ultimi anni, evidentemente i dati reali non possono che essere peggiori. Prendendo i decrementi denunciati anno per anno a partire dal 2007 (massima produzione raggiunta), possiamo parlare di un 2011 in cui la domanda di cemento è il 50% rispetto a quella di 5 anni fa. Quindi è un settore in crisi profonda, in alcuni casi drammatica viste anche le scarsissime prospettive di ripresa della domanda interna, “gelate” in questi ultimi giorni da una pesantissima manovra finanziaria. Un’azienda in crisi inizia a ridurre i costi.
Un intero settore in crisi, che non ha nemmeno lo sfogo di incrementare le esportazioni, capisce che
la riduzione dei costi dà un sollievo momentaneo.
Inoltre in momenti di crisi profonda è difficile pensare a nuovi e impegnativi investimenti. A meno che… A meno che non entri in ballo una Diversificazione produttiva radicale: se i proventi dal cemento si dimezzano, devono essere sostituiti da quelli provenienti dallo smaltimento di Rifiuti.
Se il settore delle costruzioni è in crisi, quello dei rifiuti non è mai stato così fiorente.
Ed ecco la giustificazione dei grandi investimenti a Fumane, Monselice, Matera. Centinaia e centinaia di milioni tutti investiti in questi forni verticali appositamente studiati per smaltire Rifiuti. I cementieri parlano di riduzione dell’inquinamento e di riduzione delle materie prime impiegate. In realtà quello che vogliono è di conservare una normativa relativa ai Co-inceneritori che, in termini di emissioni e quindi di inquinamento, è molto più permissiva rispetto a quella degli Inceneritori veri e propri.
Quindi continueranno a chiamarsi Cementifici. In realtà saranno Impianti di co-incenerimento dove, a fronte di una riduzione di ossidi di azoto, aumenteranno in modo vertiginoso quelle particelle sottili che nessun filtro è ancora in grado di trattenere.
E le aree su cui ricadranno saranno sempre più vaste.

Nessun commento: