venerdì 24 febbraio 2012

Silenzio fonte di legittimazione per i linguaggi mafiosi

Giovedì 23 febbraio si è riunita presso la Sala Rossa della Provincia di Verona la 6^ e 7^ Commissione consiliare per discutere la Mozione di solidarietà alle persone colpite da ripetuti episodi di violenza a Fumane avvenute a seguito delle autorizzazioni rilasciate a Cementirossi annullate dal TAR Veneto e il parere negativo della Soprintendenza riguardante la nuova cava di Marezzane. Promossa da Giuseppe Campagnari di SEL e Diego Zardini del PD, i consiglieri presenti hanno espresso all'unanimità la propria solidarietà ai rappresentanti delle associazioni, presenti in aula, ed hanno rinnovato la propria disponibilità ed impegno al fine di organizzare un incontro con la Prefettura, incontro già richiesto da 21 associazioni ambientaliste nei primi giorni di gennaio e sollecitata alcuni giorni fa, per il quale però non vi è stata ancora risposta. I rappresentanti delle associazioni hanno ringraziato la chiara e netta presa di posizione dei consiglieri e della Provincia, ma allo stesso tempo hanno fatto notare il grave silenzio dei Sindaci della Valpolicella, in particolare quello di Domenico Bianchi, Sindaco di Fumane, e Simone Venturini, Sindaco di Marano di Valpolicella. "La gravità della situazione non riguarda i singoli fatti, ma il loro perdurare nel tempo. Questi atti sono iniziati 4 anni fa e si sono ripetuti in un crescendo di azioni mirate e palesemente intimidatorie. E' importante una presa di posizione chiara dei Sindaci che oggi purtroppo preferiscono il silenzio. A parte la solidarietà espressa pubblicamente dal gruppo di minoranza di Marano attraverso Paolo Zardini, e una telefonata del consigliere del Comune di Fumane Antonio Fumaneri, fatta a titolo personale" continuano i rappresentanti delle associazioni, "gli amministratori locali non hanno fatto nulla e mai come ora" ribadiscono, "il silenzio è complice e fonte di legittimazione per i linguaggi mafiosi".

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