"Da oggi Milano finisce sul banco degli imputati per aver infranto la legge europea sulla qualita' dell'aria. Ma la metropoli del nord conquista un altro grande primato in negativo, quello di essere la prima grande citta' europea a sforare i limiti".
6 commenti:
Anche Brescia
è già «fuorilegge». A soli due mesi dall'inizio dell'anno ha superato la soglia dei 35 giorni per lo sforamento dei limiti delle polveri.
Peccato che Fumane non sia una città metropoli ma chisà perchè sfora continuamente i limiti.
Peccato anche che il pannello elettronico del comune sia sempre più spesso bloccato... starà male o si vergogna ?
peccato che pochi altri comuni abbiano una centralina che monitorizza le polveri sottili cosi' ne vedremmo delle belle cospriremmo anche la migrazione delle polveri in base al clima cosi' potra' essere evidente a tutti che la cementeria di fumane non e' un mostro emetti polveri certo e' una industria . abbiate pieta' le industri inquinano un po tutte ma producono beni di cui godiamo tutti, lasciamole vivere con regole stringenti ma lasciamole vivere non facciamo gli ipocriti solo perche'non facendo parte di questo mondo (lavoratori nell'ambito dell'industria)possiamo permetterci di sputare sentenze ecologiste e poi nei fatti godiamo di tutti i frutti che tali industrie producono (auto, case,beni di ogni genere)troppo facile troppo comodo ,riflettete,ecologisti col suv come quel vostro bel rappresentate leader del partito dei verdi,dai che ce la fate
Ritirato, il problema talvolta è proprio la mancanza o l'inadeguatezza delle leggi che regolano alcuni processi industriali... quante volte in passato si riteneva che certi materiali o sistemi di produzione/allevamento non fossero nocivi finché esiti a volte drammatici hanno fatto ricredere sulla bontà degli stessi?
Chi può garantire, in questo caso, la totale salubrità dei sistemi e dei prodotti che verranno impiegati nei futuri processi del CR?
Dire che allora dovremmo tornare a vivere nella totale assenza di industrie sarebbe certamente ipocrita, oltre che pura demagogia.
Mi sembra però plausibile chiedere a chi produce qualcosa, e alle amministrazione che danno i permessi, di garantire che ciò venga fatto nel reale rispetto delle persone e dell'ambiente in cui esse vivono e lavorano... e non parlo solo di salute, ma anche di bellezza. Non mi dirai che il progetto presentato dalla CR che prevede un camino alto 103 mt. e un riassetto al quanto discutibile della rete stradale, proposto a suo unico beneficio, tenga conto anche di questo?
Solo per farti un esempio che forse esula dal tema centrale del blog:
senza rendercene conto ci stiamo sempre più abituando a credere che tutte le case (e di conseguenza tutto il cemento usato nel costruirle) servano veramente alla gente. Ma è proprio così? Quante nuove costruzioni restano invendute? Quante sono le imprese che speculano su questa falsa convinzione? E intanto nell'indifferenza dei comuni, il paesaggio diventa irrimediabilmente sempre più martoriato, oltre che insano. Negrar e Pescantina in questo senso ne sono dei tristi esemplari.
Sbaglia chi crede che la bellezza di un luogo sia qualcosa di superfluo, che sia un prodotto destinato ad una elite, al contrario invece è un bene prezioso per tutti che aggiunge valore sia al privato che al pubblico. Quanti di noi, potendoselo permettere, prenotano le proprie vacanze in luoghi lontani per fare il pieno di "bellezza e salute”?
Non si può ricondurre sempre tutto, come fai tu, alla cieca fede ecologista. Esiste anche l'etica che non ha un colore definito.
Ti ricordo inoltre che proprio a Fumane, almeno fino a qualche tempo fa, si andava fieri della condotta ecologista portata avanti sia dal Comune che dai Cittadini... adesso invece, chissà perché, solo a nominare la parola "ecologia" a qualcuno viene l'orticaria.
Molti la pensano così, finchè il problema li riguarda direttamente... poi se il problema si sposta altrove... la protesta termina all'istante.
Nella nostra società, che lo vogliate o meno, il cemento è un bene di primaria necessità, e senza di esso gran parte degl'artigiani e piccoli imprenditori chiuderebbero bottega all'istante, con relative conseguenze per l'economia e il benessere globale.
Giga, mi sembra che qui si faccia a non capirsi.
Il mio discorso non intendeva sminuire il problema occupazionale, che capisco e rispetto.
Sono un normale lavoratore anch'io e non ho il SUV parcheggiato in garage. Non sono un vignaiolo, non ho interessi politici o privati da difendere.
Continuate a dire a chi non la pensa come voi che sono solo un branco di “ecologisti” dell'ultima ora... che non hanno diritto di parlare solo perché per vivere non muovono sacchi di cemento... mi sembra troppo facile ridurre tutto a questo e usare il ricatto dell'occupazione per chiudere una questione ben più delicata e preoccupante per il futuro di molti come è questa.
Il mio esempio voleva solo far riflettere su quante volte ciò che ci fanno credere utile alla comunità in realtà sia di fatto un affare privato che va a vantaggio di quei pochi a cui di te o di me alla fine della fiera non gliene frega un granché.
Sei proprio così sicuro che la CR SpA sia tutto questo esempio di virtù da difendere a spada tratta? E se si, sei pronto a scommettere che lo sarà per i prossimi decenni a venire?
Sei così convinto che dietro a questo riammodernamento in realtà non si nasconda un piano industriale ben più “interessante” che non la sola produzione di cemento?
Se non te ne fossi accorto nel frattempo il mercato del cemento è in sensibile calo e le previsioni degli esperti del settore non fanno che confermare questo andamento... e intanto il “mercato” dei rifiuti è sempre più tristemente florido e irrisolto... veramente non ti sorge alcun dubbio?
Sono d'accordo con te: siamo seri e cerchiamo tutti di guardare più in là del nostro orticello. Te compreso.
Caro 'babbo del mio babbo'... noto che finalmente qualcuno capisce il nostro stato di dipendenti, ma purtroppo, il problema dei rifiuti, ci riguarda tutti direttamente, che uno sia di fumane o meno... e non capisco la relazione diretta con la CR. Si parla di diossine, portate dal futuro ''coinceritore'', ma come molti potranno immaginare, un impianto di tale dimensioni e con tale importanza a livello regionale, è continuamente messo al setaccio da enti che richiedono periodicamente un certificato di idoneità alle immissioni e di produzione come garanzia di rispetto delle norme vigenti.
Io credo, che parlare non serva a molto, sopprattutto su un blog, credo invece, che chi sostiene idee e supposizioni dovrebbe verificare sul campo le proprie supposizioni... (e vi garantisco che nulla vi verrà nascosto, perchè non ce ne sarebbe il motivo). Per le previsioni del futuro, i decreti e le concessioni saranno sempre più rigide e questo sta a significare che nessuno potrà permettersi di fare furbate, o comunque di infrangere qualche direttiva. Questo a favore dei consumatori e dell'ambiente in primis.
Sul fatto che certi vi considerano ambientalisti, nulla ci può far credere il contrario da come certi di voi si esprimono, inoltre, il supporto ai viticoltori è spesso evidenziato nei vostri post. (non sto parlando dei tuoi in particolare).
Posta un commento