invio per info l'articolo di oggi 22.3.2012 del Gazzettino di Treviso nel quale si mette in evidenza come il cemento prodotto senza garanzie di qualità stia diventando pericoloso per i rilasci dei suoi contenuti tossici entro le abitazioni. Infatti dobbiamo riflettere sullo slogan ossimorico Rifiuti Zero, adottato dalla strategia industriale e istituzionale che produce prima il CDR (combustibile da rifiuti) che va nei cementifici i quali a loro volta utilizzano sia le loro ceneri che quelle degli inceneritori per rifiuti urbani e speciali per conferirle e mescolarle al cemento.
Questa mescola di calci e cementi produce un amalgama pieno di tossicità come risulta anche dalle analisi effettuate nell'articolo (diossine e metalli pesanti) oltre a produrre cementi meno tenaci e stabili nel tempo.
Questi cicli aperti perversi devono essere abbandonati per andare al Riciclo Totale dei rifiuti urbani e speciali da subito, con attenzione continua alla riduzione, riuso e riparazione dei prodotti piùcomplessi.
Cordiali Saluti
Gianluigi Salvador
referente energia e rifiuti WWF veneto
RONCADE Sarebbe stato utilizzato materiale scadente e nocivo per la costruzione della casa poi abbattuta
Cemento tossico: chiede un milione
La farmacista di Musestre Merloni ha avviato un'azione civile per ottenere il risarcimento
Roberto Ortolan
Non fermerà l'azione civile per il risarcimento del danno lo stop del procedimento penale nel quale un imprenditore, nel frattempo deceduto, era chiamato a rispondere dell'accusa di frode in commercio. Nella sostanza la Mac Beton spa - da quanto emerge dalla causa civile - avrebbe fornito il cemento (ma anche altri materiali) all "Cfr sas di Rizzo & C," che stava costruendo l'abitazione della farmacista di Musestre Elisabetta Merloni. Da quanto emerso da 5 diverse perizie il cemento usato "magrone" sarebbe stato di qualità scadente tanto che la casa risultò priva di stabilità e dovette essere abbattuta. A entrare nel merito della vicenda e a spiegare tutti i retroscena è l'avvocato Vincenzo Todaro, che assiste la committente dei lavori nonché parte offese Elisabetta Merloni e che ha già chiesto un milione di euro di danni a "Cfr" (l'appuntamento con il giudice è imminente). "ma analogo procedimento - puntualizza l'avvocato Todaro - lo avieremo nei confronti di "Mac Beton". Fino ad ogi non lo abbiamo fatto perché attendevamo gli sviluppi del procedimento penale che si è chiuso, senza però arrecare alcun pregiudizio all'azione civilistica".
La ricostruzione del legale della farmacista di Musestre dipinge un quadro a tinte fosche, "Ci troviamo di fronte - precisa l'avvocato Todaro - a un caso analogo a quello di San Giuliano, dove sotto le macerie di una scuola costruita con materiale scadente persero la vita 27 persone, tra le quali molti bambini, A Musestre non ci è scappata la tragedia perché l'ultilizzo del materiale scadente ha immediatamente pregiudicato la stabilità dell'edificio, Ma - precisa il legale - c'è di più. Cinque diverse perizie hanno messo in evidenza che in quel cemento - fatto pagare un terzo di meno del valore medio del mercato - erano presenti ceneri, diossine e metalli pesanti. Sostanze tossico nocive che avrebbero dovuto essere smaltite in discariche speciali e che invece erano finite in un'abitazione civile".
Infine l'avvocato Todaro chiarisce la quatificazione del risarcimento, "Il danno? L'esperto della Procura lo ha quantificato in 500mila euro, ma senza tenere conto dei costi di smaltimento dei calcinacci (in discarica speciale, ndr) e dei disagi della proprietaria dell'immobile".
Il Gazzettino di Treviso
Giovedì 22 Marzo 2012
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